La storia

La presenza crescente di alunni stranieri, se pur complessivamente ancora contenuta, offre alla scuola la possibilità favorire processi di integrazione e inclusione tra culture, in particolare nei plessi dove è più concentrata questa presenza. Anche la programmazione didattica e l'offerta formativa diventano più flessibili, spostando il
focus dal contenuto al soggetto che apprende. La presenza degli stranieri (che ha registrato un forte flusso di arrivo in modo particolare nel tra 2012 e 2017) è in continua evoluzione (giungendo negli ultimi due anni a quasi il 30% di alunni stranieri nelle scuole dell'infanzia) e contribuisce a rendere ancora più complessa la realtà nella quale la scuola opera. La scuola accoglie anche un numero consistente di BES (Bisogni Educativi Speciali) offrendo loro strumenti pedagogici, ma anche un ambiente accogliente e proficuo per la crescita personale di ciascuno, nel rispetto delle proprie diversità.

La pandemia ha fortemente segnato sia l'economia che la società sul territorio dell'Istituto a tal riguardo, pur riscontrando una discreta tenuta economica, si è sentito un forte riscontro emotivo e psicologico del distacco sociale, nonostante le misure messe in campo dalla scuola che, nel corso del passato biennio si è posta come unico luogo di socialità e di incontro per gli alunni. La presenza di alunni stranieri risulta particolarmente concentrata nell'area che gravita attorno alla scuola dell'infanzia di Merate (viale Verdi) toccando percentuali introno al 50%. In tale zona si subisce la "concorrenza" di una struttura privata che accoglie diversi bambini/e, anche grazie al prolungamenti dei tempi di apertura del servizio. Al contrario, la scuola dell'infanzia di Sartirana è frequentata quasi esclusivamente da bambini/ italiani/e.

Dati importati dal PTOF pubblicato su Scuola in Chiaro.