Protocollo esami di stato

a.s. 2021/2022

Criteri di determinazione del voto di ammissione

Per i soli alunni ammessi all’esame di Stato, in sede di scrutinio finale, il consiglio di classe attribuisce un voto di ammissione sulla base del percorso triennale espresso in decimi, senza utilizzare frazioni decimali. Inoltre si specifica che:

  • all’atto della valutazione, verranno tenuti presenti anche l’impegno, l’interesse, l’atteggiamento globale nei confronti delle attività didattiche e i progressi registrati in base al livello di partenza;
  • la valutazione per sua valenza formativa, si presenta come espressione di una serie di fattori connessi con gli esiti di apprendimento dell’alunno, tenendo conto del percorso triennale e delle difficoltà legate ai due anni di pandemia, pertanto non è solo la media dei risultati ottenuti.

Criteri per la somministrazione delle prove scritte

Prova scritta relativa alle competenze di italiano

La prova scritta di italiano accerta la padronanza della lingua, la capacità di espressione personale, il corretto ed appropriato uso della lingua e la coerente e organica esposizione del pensiero da parte degli alunni.

La commissione predispone almeno tre terne di tracce, formulate in coerenza con il profilo dello studente e i traguardi di sviluppo delle competenze delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, con particolare riferimento alle seguenti tipologie:

  1. a) testo narrativo o descrittivo coerente con la situazione, l’argomento, lo scopo e il destinatario indicati nella traccia;
  2. b) testo argomentativo, che consenta l’esposizione di riflessioni personali, per il quale devono essere fornite indicazioni di svolgimento;
  3. c) comprensione e sintesi di un testo letterario, divulgativo, scientifico anche attraverso richieste di riformulazione.

La prova potrà essere strutturata in più parti riferibili alle diverse tipologie sopra elencate.

Sarà concesso l’uso del dizionario della lingua italiana e dei sinonimi e contrari. Durata della prova: 4 ore

Prova scritta relativa alle competenze logico matematiche

La prova scritta accerta la capacità di rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze, delle abilità e delle competenze acquisite dalle alunne e dagli alunni nelle seguenti aree: numeri, spazio e figure; relazioni e funzioni; dati e previsioni.

Nella predisposizione delle tracce la commissione può fare riferimento anche ai metodi di analisi, organizzazione e rappresentazione dei dati, caratteristici del pensiero computazionale.

Qualora vengano proposti più problemi o quesiti, le relative soluzioni non devono essere dipendenti l’una dall’altra, per evitare che la loro progressione pregiudichi l’esecuzione della prova stessa.

Durata della prova: 3 ore

Indicazioni sulla conduzione del colloquio

L’esame di stato è finalizzato a verificare e valutare il livello di acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze, acquisite dall’alunno al termine del primo ciclo d’istruzione, anche in funzione orientativa, in coerenza con il profilo finale dello studente previsto dalle indicazioni nazionali per il curricolo.

Il colloquio viene condotto collegialmente dalla sottocommissione, ponendo particolare attenzione alle capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, di collegamento organico e significativo tra le varie discipline di studio (DM 741/2017 art. 10)

Nel corso del colloquio è accertato anche il livello di padronanza delle competenze relative alla lingua Inglese e alla Seconda Lingua Comunitaria, nonché delle competenze relative all’insegnamento dell’Educazione Civica (O.M 64/2022 art.2)

Durante il colloquio il candidato sarà chiamato all’elaborazione autonoma di un percorso che prenda avvio da

  • Una parola chiave concetto PC
  • Una parola chiave oggetto PO
  • Un documento non noto DNN
  • Un documento noto DN
  • Percorso predefinito PP

secondo un grado di difficoltà crescente, tenendo conto della fascia di livello degli alunni.

Per i candidati in situazione di disabilità certificata o in forte condizione di disagio familiare/sociale, si prevede la possibilità di derogare rispetto a questa indicazione di lavoro e consentire che il colloquio prenda avvio da un’attività predefinita.

Lo spunto iniziale potrà essere una parola-chiave, un documento non noto, un documento noto che sollecitano lo studente a ordinare i contenuti e le connessioni sotto un concetto (es. “trasformazione”) o sotto un oggetto (es. “muro”) o a partire da un documento che comunque rimanda a concetti e/o oggetti, in riferimento a qualsiasi ambito disciplinare ed esprimibile attraverso i diversi linguaggi.

Il colloquio non è finalizzato al mero accertamento dei contenuti, ma rimane, in ogni fase, un momento in cui il candidato dimostra autonomia e capacità di operare collegamenti interdisciplinari.

Per quanto riguarda la lingua inglese, le docenti preferiscono non forzare eventuali collegamenti e testeranno le competenze comunicative in L2 attraverso una breve interazione sul modello delle Certificazioni Internazionali, tenendo conto delle competenze del singolo.

Per quanto riguarda la lingua francese, sarà possibile fare collegamenti all’interno della mappa; se tali collegamenti non fossero possibili, si opterà per una breve interazione orale, a seconda del livello di competenza dei singoli alunni.

Organizzazione del colloquio
  • È fatto divieto ai candidati di portare il cellulare il giorno del colloquio.
  • Durata di ogni colloquio: circa 30 minuti.
  • L’esame inizia formalmente quando il candidato appone la firma.
  • Negli ultimi 10 minuti di ogni colloquio, un docente consegna la parola chiave o il documento al candidato successivo che deve essere già presente fuori dall’aula. Quest’ultimo candidato, in un’aula attigua, sotto la sorveglianza di un collaboratore scolastico, organizza il suo colloquio producendo una mappa sintetica dei possibili collegamenti.
  • Il candidato verrà chiamato dalla commissione una volta conclusa la valutazione del candidato precedente.
Preparazione al colloquio

La procedura da seguire al colloquio verrà illustrata agli alunni.

Durante il secondo quadrimestre e in particolare nel mese di maggio, i docenti” alleneranno” gli alunni a preparare in breve tempo le mappe partendo da parole chiave o documenti e si organizzeranno simulazioni di esami.

Correzione e valutazione delle prove

Ai fini della determinazione del voto finale dell’esame di Stato di ciascun candidato, la sottocommissione procede preliminarmente a calcolare la media tra i voti delle singole prove scritte e del colloquio, senza applicare, in questa fase, arrotondamenti all’unità superiore o inferiore. Successivamente procede a determinare il voto finale, che deriva dalla media tra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove scritte e del colloquio.

Il voto finale così calcolato viene arrotondato all’unità superiore per frazioni pari o superiori a 0,5 e proposto alla commissione in seduta plenaria.

La valutazione finale espressa con la votazione di dieci decimi può essere accompagnata dalla lode, con delibera assunta all’unanimità dalla commissione, su proposta della sottocommissione, in relazione alle valutazioni conseguite dal candidato nel percorso scolastico del triennio e agli esiti delle prove d’esame (DM 741/2017 art. 13)

Alunni con BES

Per lo svolgimento dell’esame di Stato la sottocommissione predispone, se necessario, sulla base del PEI, prove differenziate idonee a valutare i progressi del candidato con disabilità in rapporto ai livelli di apprendimento iniziali.

Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell’esame di Stato e del conseguimento del diploma finale.

Per le alunne e gli alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA) certificati ai sensi della legge 8 ottobre 2010, n. 170, lo svolgimento dell’esame di Stato è coerente con il piano didattico personalizzato predisposto dal consiglio di classe. Per l’effettuazione delle prove scritte la commissione può riservare alle alunne e agli alunni con DSA tempi più lunghi di quelli ordinari. Può, altresì, consentire l’utilizzo degli strumenti compensativi previsti dal piano didattico personalizzato.

Per i candidati con altri bisogni educativi speciali, formalmente individuati dal Consiglio di Classe, che non rientrano nelle tutele della Legge 8 ottobre 2010, n.170 e della Legge 5 febbraio 1992, n° 104, non è prevista alcuna misura dispensativa in sede d’esame, mentre è assicurato l’utilizzo degli strumenti compensativi già previsti dal Piano Didattico Personalizzato.